22 aprile 2023. La decisione del Comitato prezzi e rimborsi dell’Agenzia Italiana per il farmaco di approvare la completa rimborsabilità da parte del Servizio Sanitario Nazionale di contraccettivi ormonali orali per tutte le donne, indipendentemente dalla fascia d’età e da limiti di reddito, farà fare all’Italia un bel passo avanti dal punto di vista della salute sessuale e riproduttiva delle donne e delle persone con utero.
Una mossa che stiamo chiedendo da anni: la nostra campagna per la contraccezione gratuita è partita nel 2018 e nel 2020 abbiamo consegnato ad Aifa le 80 mila firme raccolte. In quella petizione chiedevamo la gratuità di tutti i contraccettivi, mentre la decisione del comitato prezzi dell’Aifa consentirebbe di avere gratuitamente alcune pillole di prima generazione, alcune di terza e quasi tutte di seconda. Passa comunque un principio importante, ormai suffragato da grandi quantità di studi e ogni anno riproposto dall’Atlas europeo della contraccezione che fa la “classifica” dei paesi dell’euro zona in materia di accesso alla contraccezione: la gratuità ne è un elemento cardine.
L’accessibilità dei mezzi contraccettivi e delle informazioni necessarie per pianificare le proprie scelte riproduttive, scegliere l’anticoncezionale più adatto alle proprie necessità e usarlo correttamente è prevista dalla legge. Ciò nonostante, fino ad ora questo diritto non è stato concretamente garantito nel nostro Paese.
Mentre aspettiamo gli atti ufficiali che confermino le notizie stampa di ieri, applaudiamo l’iniziativa e auspichiamo che si vada avanti sulla strada intrapresa, verso la gratuità della contraccezione reversibile a lunga durata d’azione (long-acting reversible contraception, LARC), come la spirale medicata e l’impianto sottocutaneo (sempre contraccezione ormonale, ma la più sicura ed efficace), e la spirale al rame, come già avviene in molti paesi d’Europa.