La gestione dell’aborto, spontaneo o volontario, indotto mediante terapia farmacologica è oggetto
di numerose raccomandazioni internazionali, emanate sia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità
(vedi Clinical practice handbook for quality abortion care) che dalle principali società scientifiche internazionali, quali
Federazione Internazionale di Ginecologia e Ostetricia (FIGO), National Institute for Clinical Excellence
(NICE), Royal College of Obstetricians and Gynaecologists (RCOG) e American College of Obstetricians
and Gynecologists (ACOG).

Il gruppo di lavoro coinvolto nella stesura del documento è costituito da esperti provenienti da
tutto il territorio nazional e ha provveduto all’analisi, discussione e condivisione di tali raccomandazioni, integrandole con
ulteriori dati della letteratura scientifica, al fine di adattarle alla realtà clinica e normativa italiana.


Le “Linee di Indirizzo sulla interruzione volontaria di gravidanza con mifepristone e prostaglandine” del
Consiglio Superiore di Sanità (CSS), emanate dal Ministero della Salute il 4 agosto 2020, e le successive
“Indicazioni operative per l’offerta della interruzione volontaria di gravidanza farmacologica in Italia”, pubblicate a ottobre 2023 dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), hanno rappresentato il riferimento nazionale.

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